Discussione: Distributismo.Lavoratori proprietari.

Rimarrebbe in essere la deleteria produzione competitiva per il profitto.

Comunque, il discorso di Blake non è tutto da buttare.
mi spiego.
il socialismo depurato dalle scorie marxiste (forzare il collettivismo, annullare l'iniziativa personale ecc.) si trasforma in qualcosa di diverso, come abbiamo visto in Proudhon, che discute la proprietà solo dove diventa profitto del singolo e non di tutti. Però, secondo me, in una società sana non può sparire l'iniziativa individuale intesa come espressione di libera creatività. Un artigiano, un libero professionista, un produttore che non ha sotto di sé salariati da sfruttare, perche' dovrebbe sparire? La gente guarda con sospetto il socialismo anche a causa di queste logiche marxiste, per cui tutti devono appiattirsi sotto il volere della programmazione statale.
I lavoratori devono gestire i mezzi di produzione (anche quelli pubblici come scuole poste ecc) non lo stato proprietario.

Originariamente Scritto da Blake

Esatto, qui risiede la libertà , i lavoratori devono essere i proprietari degli spazi e degli strumenti che utilizzano.

Ma allora si parla di proprietà comune/democratica, non di proprietà privata/esclusiva.

Originariamente Scritto da Blake

Con questo sistema l azienda è di proprietà privata dei lavoratori che ci lavorano

Secondo me in un contesto del genere l'economia si paralizzerebbe, perché verrebbe a mancare uno degli attori fondamentali del capitalismo, ossia l'investitore, che generalmente investe i propri capitali per ottenere il massimo profitto.

Giusto! Occorre difendere fino in fondo il Capitalismo! Guai se mancasse "l'attore fondamentale"!
E sennò che socialisti saremmo?

Originariamente Scritto da Kavalerists

Giusto! Occorre difendere fino in fondo il Capitalismo! Guai se mancasse "l'attore fondamentale"!
E sennò che socialisti saremmo?

Sai com'è, tra un capitalismo paralizzato (che porterebbe al caos) e il socialismo (quello vero), io preferisco il secondo.