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  1. #51
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    Predefinito re: padunia (confini della)

    Chiederei di rinominare la discussione sui confini perche’ impostata identica su altro Phorum (https://forum.termometropolitico.it/...a-padania.html) addirittura nello stesso giorno e alla istessa ora dall’istesso autore.

    Mi scusi.
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  2. #52
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    Predefinito re: padunia (confini della)

    Prima di questi ultimi mille anni abbiamo soltanto la sua dichiarazione di principio, che i confini diventino “naturali” a posteriori: Oneto esclude, prima dell’anno mille, sia le invasioni barbariche (operazione infame dedicata alla razzia e al saccheggio) ed esclude l’epoca Romana, che tenendo i barbari fuori dai maroni con un esercito della madonna a noi andava benissimo…

    pero’ esclude anche una preistoria (esclude gli aborigeni) perche’ presume necessaria una grande persistenza nel tempo PRIMA che un confine diventi “naturale” ovvero ci sta dicendo che i suoi confini non sono una decisione (degli aborigeni) presa “a monte” di molto tempo (nel lontano passato) ma soltanto successiva a un lontano passato, anzi successiva ai Romani alle invasioni barbariche e alla presa di potere del Clero, perche’ lui incomincia tutto all’anno mille.

    Certo lui dice che siano migrazioni e non invasioni ma, a parte che e’ la istessa solfa, eran migrazioni colle armi tra capo e collo (il nostro) con il sangue …e non di certo per costruire strade ponti acquedotti fognature ma saccheggiare derrate alimentari di quei che zappavano la (propria) terra tutto il santo giorno. E si lamentano pure che i Romani li han malmenati.

    Comunque, pretende di parlare anche a nome della Lombardia ed avremmo confini non nel lontano “passato” ma in un determinato “presente” successivo a una grande accumulazione (o persistenza) nel tempo: ad un certo punto in quel dato “momento presente” verrebbe creduto “naturale” il millenario uso d’un determinato confine.

    Sta dicendo che prima dei Romani e dei barbari e del Clero prima dell’anno mille noi non eravamo capaci di pensare ad avere confini, cioe’ di pensare a noi stessi in termini collettivi: a parte che ci tratta da deficienti nega le nazionalita’ o nazioni precedenti ai barbari.

    Mentre tutti i primati cosidetti superiori (meno uno nel Borneo) esprimono un istinto territoriale ovvero “confini” propriamente detti, Oneto crede che gli umani facciano eccezione: a differenza dei primati e di molti mammiferi e molti uccellini e pure qualche pesciolino, che usano difendere propri confini “naturali” per forza di cose, secondo Oneto gli umani non presumono “naturali” i confini della propria Societa’ se non DOPO che abbiano avuto una “grande persistenza” nel tempo.

    Per lui l’istinto territoriale non esiste, o non e’ esistita la nostra (antichissima) vita selvaggia.

    Crede a una spaventosa diversita’ intellettuale e culturale tra noi e le “bestie” e nega tutta la preistoria piu’ antica: non sappiamo (crede lui) cosa sia la foresta e la campagna, siamo nati gia’ con la camicia in un negozio di corso Buenos Aires o di piazzale Cordusio.

    Le stirpi, che dall’anno mille in qua chiama “entita’ padane” a pag.11 terza colonna, le mette nella “area geografico-culturale padana” dicendo che vi abbiano il proprio centro politico e la propria capitale all’interno (a pag.12 prima colonna) illustrandole con due carte geografiche sovrapponibili: ma mi pare che qualcosa non torni …nella seconda mappa scompaiono alcuni confini che stavano nella prima.

    La presunta Padania non ha confini verso gli slavi ne’ verso i francesi, li rimette al trattato del 1947 evidentemente sacro per Oneto, mentre verso i tedeschi fissa il confine del Trentino, ma anche del canton Ticino che e’ un baliaggio (cioe’ in balia) dei tedeschi svizzerotti.

    Encroyable.
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  3. #53
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    Predefinito re: padunia (confini della)

    vi do io i confini padani:

    a nord i confini attuali + la contea di Nizza fino al fiume Var+ il Ticino, escluso l'Alto Adige e poi a partire dalla Slovenia la valle dell'Isonzo fino a metà Istria, Pola inclusa

    a sud ovest la spiaggia di Poveromo tra Marina di Massa e Forte dei Marmi
    a sud est il fiume Misa che taglia in due la città di Senigallia

  4. #54
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    Predefinito Re: padunia (confini della)

    Leggiamo il contributo “muto” cioe’ filmato, di Gilanico, e l’abbiamo spostato altrove giocoforza (lo si veda in discussioni padaniche unificate) perche’ non intervenne minimamente sul tema proposto dall’autore nella prima impostazione di questo thread: ne’ il signor Gilanico ne’ il personaggio “che nel filmato parla a nome suo” han citato una sola parola sui confini …se non il fatto di lasciar credere che la generica indicazione di alcune regioni italiane sia sufficiente, ma devi sempre citare ed argomentare i confini.

    Se tutto quel che hai da dire e’ la semplice linkagione di parole altrui …e’ evidente che non hai niente da dire.

    Mi scusi.
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  5. #55
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    Predefinito Re: padunia (confini della)

    Per FrancoAntonio (scusami la parentesi cinematografica) orcaputa: gli interessi della presunta Padunia bossiana son sufficienti a spaccare in due (A) Nizza (B) Histria (C) Senigallia, oppure Berlino? …con quale criterio, di grazia (?) quello austriacante del Bossi?

    Se mi dici altrettanto sbrigativamente CHI li farebbe i confini, che molto sbrigativamente ci proponi qui, forse (forse) potremmo chiudere ora questo thread completamente soddisfatti.

    Chiaro che, noi essendo federalisti, il confine lo fa la Confederazione senza chiedere permesso a nessuno, ma quello padanico equivale al sesso degli angeli, proposto da un tizio (il Bossi) che pero’ non vola, piu’ in alto di Arcore.

    Non hai indicato (D) il denominatore comune, giuridicamente impugnabile, dei quattro lati, ovvero per (E) il lato nord (F) il lato sud (G) il lato est (H) il lato ovest.

    Dico che si deve prima risolvere la questione di principio e poi guardare il dettaglio: se il soggetto avesse Diritto ai confini, bisogna prima di tutto che sui quattro lati gli siano riconosciuti in Diritto, facendo quindi tacere la controparte e i terzi, oppure chiunque su uno qualsiasi dei quattro lati si fara’ giustizia da se’ a spese di te e del tuo confine.

    Prima devi o dovevi esistere giuridicamente (coi tuoi confini) e poi si discute, avendo perlomeno la parita’ delle spese militari, che il Bossi se lo sogna.

    Caso tipico il Trentino ovvero Tirolo, avendo la capitale a Castel Tirolo, che hai chiamato Alto Adige come facevano i tedeschi prima della guerra (Ueberetsch ed anche Uberetsch colla dieresi) quando comandavano loro: ma la risposta al memorandum austriaco del 1919 dice che la linea dello spartiacque viene assegnata a noi proprio “perche’ l’Austria ha sempre usato la valle dell’Adige per comandare le pianure d’Italia” o anche …della Lombardia, che nel medioevo fa lo stesso…

    vale a dire che (1) gli alieni quaggiu’ son loro, e (2) la terra, come Nizza Histria Senigallia Tirolo e tutto il resto, non va’ spaccata in due, ma va’ difesa “in primis” sulla miglior linea difendibile, vicina o lontana che fosse questa linea difensiva…

    e siccome (3) il trattato del 1919 lo si vuole a rigore d’un antichissimo “principio” allora il criterio vale per tutti i tedeschi e slavi e franzosi e svizzeri (come fai notare per il Ticino) i quali tutti se ne fottono, ma vale per sempre e vale per tutti, che’ non puoi far differenza tra gli uni e gli altri …o sono alieni o non lo sono.

    Per cui non si capisce, oppure si capisce bene, perche’ escludi il cosidetto Alto Adige (?) mi dirai che i crucchi di Bolzano pretendono di stare vicini-vicini con quelli di innsbruck …e per me va’ benissimo sia chiaro ma, se devo difendere innsbruck la mia linea difensiva e’ il Danubio.

    Prendere o lasciare.
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  6. #56
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    Predefinito Re: padunia (confini della)

    Citazione Originariamente Scritto da sciadurel Visualizza Messaggio
    dov'è il problema?
    il problema è che avete mentito e vi siete pure fottuti 49 miglioni di euri, turlupinati dai bossiani padanichi, ma sono molti di più perché l’invenzione di una “banca” e la falsa vendita delle “zolle” di terra a Pontida sono un pozzo senza fondo. Una mangiatoia che funziona almeno dal 1991 quando al “referendum sulla preferenza unica” il Bossi ha fatto votare i nostri elettori all’incontrario “andate al mare!” evidentemente lo avevano già comprato.

    Era già evidente nel 1990 quando lui e le altre tre immunità parlamentari non si presentano a Pontida, abbandonando quei che c’erano andati …e che si trovano davanti alla polizia di scorta a Bettino Craxi.

    Avete quindi mentito sui soldi. Siccome però in Lombardia i soldi comunque ci sono, allora è molto più grave l’aver mentito sulla patria e matria cioè la Longobardia, mentito sulla storia e preistoria cioè la Tradizione, mentito sulla splendida piccola guerra del governo legittimo della Lombardia alle cinque giornate di Milano nel 1848 cioè la Giurisdizione, senza contare la Repubblica Cisalpina del 1796 e le altre Repubbliche del Nord, comprese quelle partigiane del CLN Altaitalia e quella di Mussolini, fin’ora sinceramente le ultime che han preso le armi contro il nemico, da qualunque parte provenga.

    Praticamente avete mentito sugli scopi e i progetti per turlupinare i soldi: oggi continuate a vagheggiare gli stessi falsi scopi ma i soldi non li avete più.

    La prima menzogna è che avete dichiarato e sottoscritto davanti a un notaio che la costituzione della Leganord fosse stata decisa dalla prima assemblea della Lega Lombarda: mentre è noto che la prima assemblea della Lega Lombarda (dicembre 1989 al jolly hotel) si tenne almeno una settimana “dopo” l’averla millantata dal notaio, cui avete consegnato un falso verbale, per cui avete mentito voi ed ha mentito il notaio controfirmando il falso verbale colle vostre menzogne.

    Non saranno i Lumbard ad invocare un codice penale alieno per condannare un inganno ma, l’inganno verrà comunque sanzionato, perché se l’assemblea della Lega Lombarda era ancora da riunirsi, non è possibile che abbiate un verbale con cui l’assemblea avesse conferito a voi il mandato per andare dal notaio (lapalissiano) e di conseguenza vi siete macchiati di alto tradimento verso la Lega Lombarda e anche verso i suoi eredi, qualcuno ve lo ricorderà davanti al plotone. Ci sarà un plotone.

    Siccome poi gli scopi e i progetti dichiarati dal partito, cioè dalla fazione che chiede il voto proponendosi di governare, sortivano un consenso, allora avete bellamente continuato sulla stessa strada o avreste perso il consenso e anche il bilancio ivi associato.

    Così avete provveduto (nel 1993) cacciando via Gianfranco Miglio e quelli che fin lì lavoravano per quei progetti, restando soltanto voi l’unica fazione al potere.

    Cosicchè in meno di due anni scompare la Lombardia, la Venezia, Genova, il federalismo e la Repubblica del Nord, ed appare l’insubria, la padania, la lunezia, la pirlonia e la pirlandia, tutte ai vostri piedi.

    Roba da telenovela o fotoromanzo, ha fatto la fine che si meritava. Non vi siete ricreduti oppure avreste eliminato il “cerchio magico” per tornare sui vostri passi, al federalismo, alla Lombardia, alla Venezia, a Genova e a (tutti) gli antichi Stati “italiani” secondo il dettato del nostro Carlo Cattaneo che, comunque, non sono ancora annientati e (per quel che appare) sempre conservano un’opzione federalista com’è tipica ovunque dopo il 1776 negli ultimi duecento anni …ma non vi riguarda più.

    Avete preferito soccombere nella puerile lotta fra generazioni: il felpa vi ha schiacciati coll’82% surclassando le cariatidi varesotte e bergamotte insieme alla vostra pora salma.

    Salvini ha ricominciato tutto da capo: prima debelliamo il nemico ricacciandolo fuori dallo spartiacque, per me va bene anche oltre il Rodano il Danubio e la Drava, poi pensiamo agli affari nostri, coi carri armati alla frontiera.

    E’ soltanto una parentesi, perché non ho finito di commentar le menzogne di Oneto sui confini.
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