Discussione: Cossiga: «La strage di Bologna, fu un incidente della resistenza palestinese»

Originariamente Scritto da agaragar

E' inutile che rispondi ai post se non li capisci,

mi interessa la ricerca della veritą

e non voglio che col terrorismo islamico si coprano le responsabilitą di tutti gli altri.

poi di quei 4 'e pochi altri' che hai citato, gli islamici non sono che uno mi pare.

Tra i pochi altri č certamente inclusa, e dovrebbe essere citata espressamente, l'Italia,

Subito dopo la guerra ci fu portella della ginestra, l'affare Giuliano,

prima di moro uccisero Mattei,

abbiamo avuto 20 anni di terrore che non sono mai veramente finiti, fino a Falcone e Borsellino,

adesso dopo l'11 settembre non ci mettiamo a dare tutta la colpa agli islamici per piacere.

Gli islamici sono solo UNO dici? Ma hai una pallida idea di quanti stati sono controllati dai tuoi amichetti islamici?
Ma come mai ci tieni tanto a questi fascisti violenti assassini di donne e bambini ???
Non mi verrai mica a dire che anche tu sei di sinistra perchč se lo pensi, amico mio, sei totalmente fuori strada oppure in perfetta malafede.

Originariamente Scritto da matrix82ct

I 3 ragazzini sono stati condannati perchč esecutori materiali della strage, mica l'hanno progettata loro ovviamente.

Scusa, perchč secondo te, i 3 ragazzini, come li chiami tu, condannati perchč "considerati" gli esecutori materiali della strage di Bologna, non avrebbero potuto OVVIAMENTE progettare la detta strage e quindi avrebbero agito per forza in base a ordini e disposizioni di mandanti?
In Italia e nel mondo, di ragazzi matti ed esaltati, malati di protagonismo e CAPACI DI QUALSIASI ATROCITA', ce ne sono sempre stati, ce ne sono ancora e ce ne saranno sempre!
In effetti dal punto di vista tecnico l'esecuzione dell'attentato č stata banalissima: dell'esplosivo + 1 innesco + 1 timer il tutto messo in una borsa e abbandonato vicino ad un muro!

Originariamente Scritto da agaragar

E io dico che non c'č bisogno nč di islamici nč di servizi occidentali per spiegare la violenza italiana,

ci fu con la monarchia

ci fu col fascismo

ci fu colla repubblica italiana fin dall'inizio.

"ci fu" č un famoso nome cinese.....o agaragar ma come mai ogni volta che ti si toccano gli islamici ti escano l' occhini dalle orbite???

Originariamente Scritto da Hatukase

"ci fu" č un famoso nome cinese.....o agaragar ma come mai ogni volta che ti si toccano gli islamici ti escano l' occhini dalle orbite???

Senti chi parla.

Originariamente Scritto da Daniele_FN_Nta

quindi anche se l'attentatore confessasse, non ci sarebbe storia ormai.. sarebbe solo manovrato... se nenahc eil presidente del consiglio di quel momento non č attendibile bč allora caro mio, mi farei un bell'esame di coscienza....

Non ne č capace; per fare l'esame di coscienza bisogna averla. La coscienza.

Questa mattina ho inviato questa lettera alla redazione dell'agenzia AGI.(segreteria.redazione@agi.it)

Se qualcuno non capisce l'attinenza con l'argomento in discussione, me lo dica e gli farņ un disegnino.

Spett.le Redazione,
sono un utente che segue sempre il vostro sito internet per avere le
notizie in tempo reale, e mi domandavo se potevate cortesemente
fornirmi una risposta ad un quesito, in merito ad una questione che mi
ha fortemente incuriosito.

Mi riferisco alla seguente notizia da Voi pubblicata:

REATI AMBIENTALI: SEQUESTRATI BENI A EX VERTICI PARCO GARGANO
(AGI) - Foggia, 7 ago. - Secondo quanto accertato dai carabinieri del Noe, alla societa' di Scaramella, esperto di sicurezza ambientale ed ex consulente della commissione Mitrokhin noto per avere pranzato a Londra con l'agente russo Litvinenko il giorno in cui fu avvelenato, sarebbero stati affidati appalti per la demolizione di opere abusive all'interno del Parco dall'ex direttore del parco del Gargano e dall'ex presidente, senza regolare gara pubblica e aumentati per un importo pari a 400.000 euro, tra il 2000 e il 2003. Un successivo appalto sarebbe stato bloccato dalla nuova dirigenza del Parco. Secondo la Procura, per abbattere un recinto metallico, sarebbero stati stanziati ben oltre 100.000 euro e la ditta assegnataria non avrebbe completato il lavoro per il ripristino dei luoghi, mentre il valore dei beni sequestrati ammonta a circa 200.000 euro. Per i tre indagati la procura di Foggia ha stato chiesto il rinvio a giudizio e l'udienza preliminare dovrebbe svolgersi ad ottobre. (AGI)


Tale notizia, il 7 agosto scorso, č stata pubblicata oltre che da Voi
anche da molti altri organi di informazione contemporaneamente,
compresi i principali quotidiani nazionali.

Il fatto "strano" č questo: non si tratta di una "news", ma di una
notizia gią pubblicata da numerose agenzie, compresa la vostra, lo
scorso 11 di giugno.

Ecco il vostro testo di due mesi fa:

ZCZC AGI2045 3 CRO 0 R01 / (Rif. 2018) TRUFFE: NOE, SOCIETA'SCARAMELLA NON POTEVA PARTECIPARE APPALTI = (AGI) - Roma, 11 giu. - I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, hanno svolto un approfondito lavoro investigativo che ha portato al sequestro di numerosi beni patrimoniali e alla richiesta dell'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari e della misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici per Mario Scaramella, gia' a capo di un'organizzazione per la prevenzione dei crimini ambientali (l'ECPP - Environmental Crime Prevention Program), nonche' alla denuncia di altre tre persone. Le violazioni contestate vanno dal concorso in truffa ai danni dello Stato, alla falsita' materiale ed ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, il tutto riferibile alla mancata esecuzione delle ordinanze di abbattimento delle opere abusive realizzate all'interno dell'area del Parco Nazionale del Gargano. Sono state emesse per tutti gli interessati le richieste di rinvio a giudizio. Dalle indagini e' emerso il conferimento dell'appalto alla societa' E.C.P.P. di Mario Scaramella per alcune attivita' finalizzate alla demolizione di lotti all'interno dell'area del Parco Nazionale del Gargano, con falsa trattativa privata, di comune accordo tra i vertici dell'Ente Parco del Gargano. L'E.C.P.P., riconosciuta nell'ambito di una convenzione stipulata con l'Ente Parco quale ente di diritto pubblico intergovernativo in possesso di idonea struttura organizzativa e mezzi, risultava invece totalmente mancante di tali requisiti e di quelli previsti dalla legge per la partecipazione ad appalti per lavori pubblici. (AGI) Red/Cva 111003 GIU 08 NNNN

ZCZC AGI2181 3 CRO 0 R01 / TRUFFE: NOE, SOCIETA'SCARAMELLA NON POTEVA PARTECIPARE APPALTI (2)= (AGI) - Foggia, 11 giu. -
Gli arresti domiciliari sono stati chiesti dalla Procura di Foggia per Mario Scaramella coinvolto nel blitz Gargano portato a termine dai carabinieri del Noe, il Nucleo Operativo ecologico di Roma coordinati dai sostituti procuratori del tribunale di Foggia Rosa Pensa e Giuseppe Gatti. Scaramella, 38 anni, avvocato e consulente di sicurezza salito alla ribalta internazionale nel 2006 in seguito all'avvelenamento dell'ex agente russo Aleksandr Litvinenko, e' accusato di truffa ai danni dello stato, falsita' materiale ed ideologica in atti pubblici. Reati, secondo quanto dice l'accusa, commessi nell'esecuzione delle ordinanze di abbattimento delle opere abusive realizzate all'interno dell'area del Parco Nazionale del Gargano. Secondo da quanto emergerebbe dall'inchiesta ci sarebbe stata una falsa trattativa privata tra gli ex vertici dell'Ente Parco del Gargano, il presidente Matteo Fusilli e il direttore Matteo Rinaldi - indagati anche loro - e la ECPP la societa' di demolizione di Mario Scaramella. Gli investigatori hanno invece evidenziato che la societa' non aveva ne' gli uomini e ne' i mezzi per eseguire i lavori oggetto della trattativa privata. La procura aveva chiesto gli arresti domiciliari per Scaramella e Rinaldi ma il gip ha rigettato e c'e' stato il ricorso al tribunale della Liberta' di Bari che deve ancora decidere. Intanto la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per gli indagati. (AGI) Cli/Ba/Sic 111234 GIU 08 NNNN

Ora, penso che sia comprensibile e legittima la curiositą che puņ
nascere in un cittadino che fruisce della pubblica informazione, in
una simile circostanza.

E' infatti assolutamente singolare che un'agenzia come l'AGI replichi
( si tratta di un “replay” a tutti gli effetti) come "news" una notizia
che in realtą č vecchia di due mesi, senza che nei due mesi trascorsi
sia accaduto assolutamente nulla di nuovo in merito ai fatti esposti.

A questo punto mi domandavo se non potevate indicarmi, con una cortese
risposta a questa mail, quale sia stata la "fonte" che ha sollecitato
la ripetizione dello stesso lancio di agenzia gią avvenuto due mesi
orsono, in quanto si tratta di un caso che francamente penso meriti un
chiarimento.

Ringraziando anticipatamente per il riscontro che mi potrete dare, porgo distinti
saluti.

segue la firma